AgenPress – La Guardia di Finanza ha messo in atto per il 2023 un’attività di controllo “strutturata e capillare” sul territorio, con l’obiettivo “di contribuire a calmierare gli aumenti dei prezzi”, seguendo le indicazioni arrivate dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgietti: intensificare i controlli sui prezzi con particolare attenzione alla rete di distribuzione autostradale e a contesti territoriali particolarmente sensibili. Il piano è già partito e vede impegnati oltre 660 reparti operativi del Corpo, supportati dai reparti speciali.
L’azione di militari delle Fiamme Gialle si svilupperà su tre direttrici: l’attività vera e propria di ‘vigilanza dei prezzi’, con il coinvolgimento di tutti i reparti del corpo. La Guardia di Finanza sottolinea infine che eventuali manovre speculative sui prezzi dei carburanti potrebbero configurare due diverse ipotesi di reato sanzionate dagli articoli 501 e 501 bis del codice penale: ‘rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio’ e ‘manovre speculative su merci’.
Da marzo dell’anno scorso, in concomitanza con l’aumento del prezzo del gas, dell’energia elettrica e dei carburanti, alla fine del 2022, la Guardia di Finanza ha eseguito 5.187 verifiche agli impianti di distruzione stradale di carburante e ai depositi commerciali, contestando 2.809 violazioni alla disciplina dei prezzi. In base a quanto emerge dai dati, 717 violazioni hanno riguardato la mancata esposizione o la difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati mentre 2.092 sono relative all’omessa comunicazione al ministero.
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